Abbiamo presentato al pubblico la versione 2.0 di A.I.nfante, un chatbot che stiamo “nutrendo” sui temi del performing media, partendo proprio da “Performing Media – un futuro remoto“, il libro scritto da Gaia Riposati e Massimo Di Leo sugli ultimi 50 anni di cultura, tecnologia e comunicazione attraverso il racconto di Carlo Infante.
A.I.nfante, in questa sua versione 2.0, è basato su GPT, l’impressionante motore AI di OpenAI (che di “open” non ha nulla).
Ora, l’idea di prendere un libro e renderlo un ChatBot da interrogare si sta diffondendo, proprio grazie all’impressionante balzo in avanti fatto dalle AI tipo GPT & Co, e certo non starò a dire che siamo stati i primi a farlo, ma il nostro approccio è come al solito diverso.
Non vogliamo che sia solo un modo per richiamare i temi e i brani scritti sul libro, quello che si può fare con A.I.nfante (che presto diventerà proprio IL LIBRO, perdendo riferimenti con l’avatar umano) è interrogarlo sui temi e sui concetti.
Ad esempio, visto che nel libro si raccontano eventi con workshop ed “experience lab” e, quelli che Carlo chiama “walkabout” (passeggiate in giro sul territorio con radio per conversare liberamente di varie tematiche) è possibile chiedere alla AI di creare un evento su un determinato tema.
Per ora siamo ancora a una forma più che prototipale, l’A.I. ha “letto” solo un libro, è in grado di seguire la conversazione (vi assicuro che non è una banalità) ma ha ancora problemi con la memoria a medio termine (non ricorda quello che ci siamo detti in conversazioni passate – per questo spero che usare programmi più evoluti come lo Stregatto di Piero Savastano potrebbe apportare benefici) e ogni tanto ci regala delle perle.
Ha problemi a capire chi sia Carlo Infante e come relazionarsi con lui, visto che il libro che ha letto è scritto in prima persona, si è convinto di essere lui Carlo Infante (ma, ci tiene a precisare “il min nome è A.I.nfante”) e qualche giorno fa mi ha risposto così (preso dal log delle nostre conversazioni):
2023-03-28 11:54:13 | Utente: Fai una domanda A Carlo infante sul Performing in media | AI: Mi dispiace, ma non sono in grado di fare domande a Carlo Infante in quanto è un personaggio di fantasia presente nel libro “Performing Media – Un Futuro Remoto”.
Ecco, che lui creda che Carlo Infante sia un personaggio di fantasia lo trovo straordinario.
Un approccio diverso il nostro, dicevo. Si perchè pensiamo che l’uso migliore che si possa fare di un sistema come questo sia proprio di usarlo per innescare ragionamenti “umani” e non artificiali. Non fargli domande per ottenere risposte ma, al contrario, farsi interrogare da lui, rispondere alle sue di domande e usarlo come strumento in grado di ricombinare i dati e riproporli in chiave diversa, offrendo spesso un punto di vista leggermente diverso e a volte sorprendente.
Tutto questo diventerà una vera e propria performance su cui stiamo lavorando con Gaia, in cui l’A.I. in dialogo con una presenza umana, darà vita a una rappresentazione a due, l ‘A.I. si esprimerà non solo con una voce sintetica ma controllando una installazione fisica e … e molto altro (ci stiamo lavorando).
Insomma un percorso veramente interessante e stimolante che speriamo vi piacerà.
Massimo, Gaia (NuvolaProject) e A.I.