Diva Navi – un racconto performante
La vera incredibile storia di un film impossibile mai esistito
Diva NA.vI. ovvero “La finta storia del finto ritrovamento del finto film mai girato (per finta) basato su un racconto vero di un battello immaginario… e come tutto questo è diventato realtà”
Oggi vi racconto di un divertente progetto fatto per un amico regista. Anni fa lui scrisse un breve racconto, legato a una installazione artistica, che Gaia tradusse prima e poi trasformammo in uno spettacolo molto suggestivo, che alcuni di voi hanno anche visto. La prima versione fu fatta in una chiesa sconsacrata… con il mio primo esperimento di videomapping…
Il racconto parlava di una nave rompighiaccio che affronta diverse avventure (l’ho semplificato molto ma il racconto, come tutte le opere di Alain, è surreale e molto molto bello e suggestivo, come l’installazione che lui ha realizzato legata a questo racconto).
10 anni dopo (oggi) io e Gaia ci siamo divertiti a usare un po’ di AI per riprendere questo racconto.
L’idea era quella di un (finto) ritrovamento del materiale relativo a un (finto) film realizzato nella prima metà del ‘900 da un regista ungherese e mai (fintamente) completato per motivi misteriosi.
Per prima cosa abbiamo fatto leggere a ChatGPT parti del racconto, chiedendogli poi di immaginare la storia della produzione di questo film, chi fosse il regista, il produttore e gli attori principali.
Gli abbiamo quindi chiesto di scrivere un articolo in inglese per una rivista (anni ’60) in cui si parla del ritrovamento di parte del materiale girato di questo film, di alcune foto di scena scattate durante la lavorazione e del diario di produzione scritto a mano dal regista.
Abbiamo quindi chiesto a ChatGPT di raccontarci il perchè la produzione si fosse misteriosamente interrotta e di scrivere questo racconto sotto forma di pagine di un diario (con tanto di date) scritto in prima persona dal regista. Il testo, scritto in francese, è stato poi trascritto a mano da Gaia su dei fogli usando una stilografica, con parti volutamente rese illegibili simulando danni da acqua e umidità (sarebbe stato ritrovato dopo anni infatti…).
A questo punto inizia la produzione delle immagini.
Da prima abbiamo semplicemente chiesto a Midjourney di creare delle foto “d’epoca” di una troupe che sta girando un film sul ghiaccio, filmando anche magari dei modellini della nave rompighiaccio.
Poi abbiamo chiesto a ChatGPT di descrivere i personaggi principali e abbiamo usato quella descrizione con Midjourney per realizzare delle foto del (finto) cast.
Sempre con MJ abbiamo creato delle immagini di un ipotetico storyboard, poi animate con Deforum su Stable Diffusion e visibili in realtà aumentata inquadrando i disegni dello storyboard.
E alla fine abbiamo chiesto a ChatGPT di raccontarci delle scene del film e poi descriverle come se fossero dei fermo immagine di una pellicola. Queste descrizioni sono state usate con MJ per creare le immagini del film.
Abbiamo poi stampato in tipografia le pagine della finta rivista in cui si annunciava il ritrovamento del materiale (strappandole e rovinandole un po’), abbiamo rilegato a mano le pagine del (finto) diario, e fatto stampare le oltre 50 immagini a corredo.
Il tutto è stato messo in una scatola con, in aggiunta, anche un vero apparecchio telegrafico scovato in un negozio di modernariato… “sarà stato quello usato per girare alcune scene sulla nave??”
È la prima volta che usiamo queste AI per un progetto così articolato ma il risultato è stato notevole.
ChatGPT ha sfornato delle storie interessantis
sime, ricche di dettagli e inquietanti. Trovando anche delle analogie con riferimenti del vero racconto che noi NON gli avevamo passato.
E MJ + SD hanno creato immagini notevoli che, una volta stampate in formato foto, sono risultate molto molto convincenti.
Tenete presente che lo stile surreale del racconto e il regista a cui abbiamo regalato questo lavoro, consentono di “spingersi” oltre le righe, per questo nelle foto del cast si usano strumenti strani, e le scenografie sono volutamente eccessive e senza un vero connotato temporale.
Che ne sarà di tutto questo? Beh… questo magari sarà il racconto per un futuro post.