Il Ritratto di
Lucrezia Romana

Un delitto del VI sec a.C. tra Shakespeare, Cranach e AI

Nella ricerca di esplorare il discorso intorno alla violenza sulle donne, ci siamo sentiti attratti dalla storia di Lucrezia Romana – una donna di forza e coraggio che ha superato la prova del tempo come simbolo di autodeterminazione femminile.

La sua storia risale a 2.500 anni fa, quando fu violata dal figlio del re etrusco Tarquinio il Superbo. La sua morte portò alla caduta della monarchia romana e alla nascita di una nuova Repubblica. Narrata da Tito Livio 500 anni dopo gli eventi e immortalata attraverso le parole di Shakespeare 2.000 anni dopo, la storia di Lucrezia ha continuato a risuonare attraverso i secoli.

Sapevamo che l’unico modo per catturare veramente l’essenza della sua storia era attraverso l’arte. Così abbiamo intrapreso un progetto per creare un capolavoro digitale che combinasse la maestria artistica di Cranach con la prosa poetica di Shakespeare. Il nostro obiettivo era quello di portare la sua storia nel presente, usando la tecnologia e l’Intelligenza Artificiale per creare un’esperienza immersiva e carica di emozioni.

Ancora una volta, ci siamo rivolti al talento incomparabile di Gaia Riposati, il cui lavoro attoriale sullo schermo è stato trasformato attraverso l’uso di vari algoritmi di AI, per dare vita al dipinto di Cranach e dare voce alle parole di Shakespeare. In questo modo, due maestri del XVII secolo sono stati uniti quattro secoli dopo, uniti in una potente espressione artistica della storia di Lucrezia.

Il risultato è stato una performance straordinaria, che ha fuso perfettamente passato e presente, arte e tecnologia, storia ed emozione. È stato come se avessimo chiuso un cerchio di 2.500 anni, riportando la storia di Lucrezia alla luce e celebrando la forza e la determinazione delle donne attraverso i secoli. Siamo profondamente orgogliosi di aver fatto parte di questo progetto, che ha fuso il nostro amore per la storia e l’arte con la nostra curiosità e creatività tecnologica.

Il nostro intervento per la Giornata Mondiale Contro la Violenza Sulle Donne

Lasciamo un segno. Come #nuvolaproject per #UrbExperience lasciamo questo segno/segnale parlante. La voce di Lucrezia Romana riverbera all’Antiquarium a lei dedicato nel Parco Archeologico dell’Appia Antica e racconta la sua storia con le parole di Shakespeare e il segno di Cranach il Vecchio. A coronamento di un lavoro portato avanti con il progetto triennale #PaesaggiUmani per #CultureRoma è importante poter lasciare una traccia stabile a significare l’importanza del fare memoria per costruire futuro, un ponte fatto di linguaggi diversi in dialogo fra arte, scienza, intelligenza artificiale ma soprattutto interrelazione umana in una forte espressione di intelligenza connettiva per far vivere le idee. Chi si recherà sul sito archeologico di straordinario fascino grazie all’operazione di Urban Experience (carlo infante) potrà ascoltare e vedere Lucrezia Romana vivere frammenti della sua storia nell’opera digitale “Ritratto di Lucrezia” di NuvolaProject (Gaia Riposati e Massimo Di Leo ). Un grazie speciale a Simone Quilici.

Particolare emozione nel lasciare questo segnale proprio nella #giornatamondialecontrolavienzasulledonne